Cosa sono le emozioni?

Che cosa sono le emozioni?

Per aiutarti a comprendere meglio cosa sono le emozioni e come funzionano, ho deciso di rispondere alle principali domande su questo argomento, lasciando ad un prossimo articolo ciò che riguarda la gestione delle emozioni e una presa di consapevolezza riguardo a questo argomento.

Per comodità di lettura ti lascio qui sotto l’indice dei quesiti a cui ho risposto in questo articolo. Naturalmente potrai lasciare un commento se hai altre domande e sarò lieta di risponderti ed eventualmente integrare questo articolo per far sì che anche altre persone possano trovare queste risposte.

Che cosa sono le emozioni?

Le emozioni, viste da un punto di vista biologico, sono delle reazioni a ciò che ci circonda. sono spinte motivazionali che ci indicano come muoverci nel mondo. Reazioni che ci aiutano nella vita di tutti i giorni a gestire situazioni ed eventi in modo quasi automatico mettendo in atto comportamenti di autoconservazione e quindi in senso stretto di sopravvivenza.

Quando un’emozione si manifesta possiamo osservare sia una componente fisica che una componente cognitiva

La componente fisica di un’emozione si può ricondurre all’alterazione di certi parametri vitali come  la respirazione, il battito cardiaco, il tono muscolare ed il funzionamento degli organi interni. Questo è molto funzionale, ad esempio, in emozioni come la paura dove una reazione di fuga potrebbe richiedere un’attivazione improvvisa e repentina dell’organismo e in particolare dei muscoli.

La componente cognitiva di un’emozione invece ci permette di dare un nome ed un significato ad ogni emozione, ad interpretare le sensazioni fisiche legate alla situazione in cui ci troviamo e a distinguerle tra di loro comprendendo ad esempio se si tratta di sorpresa o spavento.

Cosa si intende per attivazione fisiologica?

Quando si parla di emozioni spesso si fa riferimento all’attivazione fisiologica che avviene durante la manifestazione di una determinata emozione.

L’attivazione fisiologica fa riferimento alla componente fisica di un’emozione che si traduce in una variazione dei parametri vitali, come battito, respirazione, pressione, temperatura.

Specialmente le emozioni primarie comportano un alto livello di attivazione fisiologica, proprio perché sono necessarie per poterci muovere nel mondo e nei contesti socio relazionali

Quante sono le emozioni primarie?

Non sarebbe corretto parlare di un numero definito di emozioni, c’è chi ne individua 20, chi 30, ma essendo strumenti utili per relazionarci con l’ambiente che ci circonda posso evolversi, cambiare, talvolta sparire o svilupparsene di nuove, come ad esempio, di recente si è parlato molto del languishing.

Anche per le emozioni di base esistono pareri contrastanti, ma quasi tutti concordano sulla presenza di 6 emozioni primarie: rabbia, gioia, paura, tristezza, disgusto e sorpresa. 

Perchè si chiamano emozioni primarie?

Perchè sono state osservate in altre specie animali e si tratta di emozioni in cui la componente cognitiva è minima o praticamente assente,  sono essenzialmente reazioni innate che ci permettono di sopravvivere.

Chi ha classificato le emozioni in primarie?

I primi nomi noti a parlare della presenza di emozioni primarie furono Darwin e Plutchik attraverso gli studi sull’evoluzione, identificando queste reazioni per la prima volta come dei segnali di adattamento piuttosto che come dei meri “disturbatori” della serenità di un individuo.

Al filone evoluzionistico si unì successivamente lo psicologo statunitense Paul Ekman che oltre a verificare l’universalità delle emozioni primarie, identificò anche le espressioni e microespressioni facciali caratteristiche di ogni emozioni (FACS), segnali più o meno complessi da individuare, ma estremamente utili per imparare a riconoscere le emozioni nel volto delle persone con cui ci relazioniamo.

Come mai proviamo emozioni?

Per rispondere a questa domanda vorrei che immaginassi di trovarti davanti ad un grande predatore e di non provare assolutamente nulla, questo non sarebbe utile nè per te e neanche per la specie, perché probabilmente finiresti vittima degli istinti primordiali del predatore senza fare nulla per metterti in salvo.

Permetterci di adattarci all’ambiente in cui ci troviamo e alle situazioni che possiamo vivere è la funzione principale delle emozioni di base. 

Oggi abbiamo maggiori capacità cognitive rispetto ai nostri antenati e questo ci ha reso sempre più capaci di affinare le nostre reazioni, dando un significato diverso alle sensazioni fisiologiche in base all’intensità con cui le percepiamo e al contesto in cui le proviamo. Questa evoluzione emotiva ci permette di adattarci sempre meglio agli ambienti socio-relazionali moderni con emozioni come euforia, orgoglio, gelosia, amore e molte altre.

Dove si sentono le emozioni?

Le emozioni si provano in tutto il corpo. In realzione alla situazione o al contesto potresti sentire un formicolio alle mani, un nodo alla gola, lo stomaco chiuso o le farfalle nello stomaco.

L’aspetto interessante è che in base alle sensazioni che proviamo riusciamo a esprimerle in modo non verbale. Questo è reso possibile da un fascio di nervi, conosciuto come nervo vago, che connette un’area del tronco encefalico con il viso e con gli organi interni.

Tramite il nervo vago le alterazioni fisiologiche passano dal sistema limbico, l’area cerebrale che processa le emozioni, ad una manifestazione esterna attraverso il volto, il tono di voce o l’acuizione di alcuni sensi.

Per dirlo in parole semplice quando siamo emozionati la nostra voce può diventare più stridula, quando siamo spaventati il nostro udito potrebbe affinarsi per percepire anche i suoni più lievi oppure quando siamo arrabbiati mostriamo leggermente i denti per renderlo più evidenti agli altri.

Qual è l’emozione più importante?

Non esiste un’emozione più importante di un’altra, le emozioni primarie sono tutte egualmente importanti e necessarie. 

Allo stesso modo in cui non è corretto stabilire quali emozioni sono più importanti, non è corretto etichettare rabbia, tristezza, ansia e paura come emozioni negative solo perché non ci piacciono molto o ci mettono a disagio , anche queste emozioni hanno la loro importanza e un ruolo fondamentale nella nostra vita.

Quali sono le emozioni più forti?

Come per la domanda precedente non si può parlare di un’emozione più forte di un’altra. Ci sono sicuramente emozioni che comportando degli acting out più intensi come ad esempio la rabbia e la gelosia. Questo, però non implica che tutti gli individui le percepiscano con la stessa intensità.

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