Come imparare a riconoscere l’ansia

Che cos’è l’ansia?

La parola migliore per definire l’ansia è paura ed si tratta di una componente innata e genetica in quanto forma di difesa. L’ansia è caratterizzata prima di tutto da una paura che spesso è immotivata e incontrollata. Quando questa eccede allora da componente protettiva si trasforma di patologia.

Questa paura inoltre può essere o preparatoria o anticipatoria, quindi presentarsi prima che un evento accada oppure può essere una paura che si scatena in seguito all’evento, quindi ad esempio la paura che possa ripresentarsi o che le conseguenze possano essere negative.

Ciò che differenzia l’ansia dalla paura è che quest’ultima è indispensabile alla sopravvivenza ed è caratterizzata da un aspetto di immediatezza, quindi proviamo questa emozione nel momento stesso in cui ci troviamo di fronte ad un pericolo per poter mettere in atto le condotte di fuga. L’ansia invece è caratterizzata da una estemporaneità rispetto alla presenza del pericolo.

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Le forme dell’ansia

Esistono diversi tipi di ansia patologica:

  • Specifica: in cui l’oggetto scatenante è definito, come nelle fobie specifiche, la fobia sociale, l’agorafobia.
  • Generalizzata: in cui non c’è una causa specifica scatenante la paura

Questa differenza incide quindi sulla modalità di manifestazione dell’ansia, sulle probabilità che questa si presenti e sul controllo che si può applicare.

I sintomi dell’ansia 

I sintomi dell’ansia sono molteplici. C’è un’attivazione sia psicologica sia fisica.

Per quanto riguarda l’attivazione psicologica il soggetto vive solitamente in uno stato di allerta, una sorta di apprensione costante nel timore che possa succedere qualcosa di brutto. Inoltre spesso è accompagnata da problemi di sonno, che spesso comportano problemi di memoria, nervosismo, difficoltà di concentrazione. Un aspetto molto importante legato all’ansia è il rimuginio, che consiste nella messa in atto di tentativi di problem-solving di scenari negativi che la persona immagina che potrebbero accadere. Questa azione tiene a bada la preoccupazione ma ha ovviamente degli effetti negativi sulla salute della persona.

L’attivazione fisica per ansia ansia può scatenarsi manifestando una serie di sintomi collegati appunto all’agitazione e alla continua attivazione, quindi palpitazioni, tachicardia, tremori, bisogno continuo di urinare, problemi gastrointestinali, cefalea, problemi di insonnia, quindi sintomi sicuramente deleteri che possono portare il corpo ad ammalarsi più facilmente e che è bene riconoscere e contenere.

Chi è più vulnerabile all’ansia

Quasi tutti nella loro vita si siano trovati in situazioni ansiogene, magari prima di un esame importante o prima di un appuntamento tanto atteso, certo è che questi brevi episodi, che spesso non comportano conseguenze di alcun tipo, non comportano però problematiche significative e pervasive nella vita delle persone.

Purtroppo invece per alcuni individui l’ansia assume un peso tale da poter essere diagnosticata come disturbo. Ciò che li rende più vulnerabili può essere la presenza di un’altra patologia fisica o psicologica, l’aver vissuto traumi o esser stati vittime di abusi, il temperamento della persona e anche la predisposizione genetica (figli di genitori ansiosi presenta il doppio delle probabilità di sviluppare un disturbo d’ansia). Per fortuna però questo non è sufficiente. Come per la maggior parte dei disturbi è necessario che vi sia una compresenza di fattori personali, genetici e ambientali affinchè il disturbo si sviluppi.

A che età si può presentare l’ansia

Un dato molto importante riguarda l’età di esordio, infatti si parla di età media tra i 10 ed i 15 anni nel 75% dei casi circa. È molto importante tenere in considerazione questo dato perché spesso vengono ignorati i sintomi dei bambini pensando che siano troppo piccoli per avere delle preoccupazioni simili, mentre invece è molto importante riconoscere questi sintomi ai fini di un intervento tempestivo.

Differenza tra ansia e stress

 Spesso ansia e stress vengono confusi o utilizzati come termini intercambiabili, ma nonostante entrambi ci attivino molto le differenze sono sostanziali. Se prima abbiamo visto che l’ansia può essere rappresentata dalla parola paura, lo stress è meglio rappresentato da nervosismo e frustrazione. Inoltre un aspetto importante che li differenzia è che l’ansia è anticipatoria all’evento, non è direttamente collegata ad esso ma all’idea che ce ne facciamo, e alle conseguenze che ipotizziamo, quindi possiamo dire che è collegata a fattori interni. Lo stress invece è direttamente collegato all’evento e dipende da esso quindi è correlato a fattori ambientali a noi esterni.

Correlazione tra ansia e depressione

Ansia e depressione spesso viaggiano di pari passo o comunque sono spesso nominate insieme. In primis perché rientrano entrambe in quelli che vengono definiti disturbi dell’umore e spesso vengono diagnosticate in comorbilità l’una con l’altra. Presentano però delle differenze sostanziali, infatti la parola chiave della depressione è tristezza, una tristezza pervasiva che ostacola la produttività nei vari ambiti della vita quotidiana. Spesso l’insorgenza di una determina l’insorgenza dell’altra. Pensiamo ad esempio a un soggetto depresso, questo potrebbe iniziare a sentirsi talmente a disagio in certe situazioni o sentirsi in pericolo a causa della sua debolezza da sviluppare un disturbo d’ansia. Viceversa un soggetto ansioso potrebbe sentirsi talmente pervaso dal proprio disturbo, che vede come un qualcosa di negativo che gli preclude molte possibilità, da intristirsi al pun to di sviluppare un disturbo depressivo. Ovviamente non è matematica la compresenza dei disturbi, ma i tassi di comorbilità sono molto alti.

Come gestire l’ansia?

Sicuramente un sostegno psicologico o una psicoterapia, e talvolta anche un aiuto farmacologico, sono indispensabili al fine di risolvere o gestire al meglio queste problematiche, quanto meno per capire se soffriamo di un vero e proprio disturbo o se si tratta solo di episodi occasionali. In quest’ultimo caso, essendo l’ansia causata da questo continuo pensare e ragionare su possibili eventi negativi e su come affrontarli, un metodo utile è quello di distrarci e di farlo in base alle nostre preferenze, quindi leggere, ascoltare musica, praticare dello sport, fare una passeggiata nella natura, stare a contatto con gli animali che sono molto utili per placare i sintomi di ansia stress e depressione. Se questo non basta, o se si vuole provare qualcosa di diverso ci si può affidare a tecniche di mindfullness o di respirazione come lo yoga e la meditazione.

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